Dal punto di vista medico le cicatrici possono distinguersi in relazione al tipo di processo di cicatrizzazione avvenuto. Questo processo può essere normale e cioè produrre un esito cicatrizzale congruo con la ferita stessa oppure può produrre una eccessiva riparazione (cicatrice ipertrofica) oppure una riparazione carente (cicatrice atrofica).
Quali sono i tipi di cicatrice?
La cicatrice è normalmente liscia, di colorito tendezialmente più chiaro rispetto alla pelle circostante. La cicatrice non ha annessi cutanei (peli e ghiandole). Rispetto al piano cutaneo la cicatrice può apparire piana, rilevata o infossata.
Cicatrice ipertrofica
![cicatrice ipertrofica](https://www.cicatrici.net/wp-content/uploads/2021/07/cicatrice-ipertrofica-300x200.jpg)
cicatrice ipertrofica
Le cicatrici di questo tipo normalmente si formano a seguito di un processo di guarigione meccanicamente stressato. Si formano più comunemente nelle ferite legate alle articolazioni. Il tessuto fibroso si forma in grande quantità formando una cicatrice rilevata e – a volte – dolente.
Cicatrice atrofica
Il tessuto cicatrizzale è insufficiente. Le ferite guarite potrebbero riaprirsi a seguito di traumio o trazioni anche non particolarmente forti. Si presenta prevalentemente in pazienti affetti da qualche patologia.
Cicatrice cheloidea
![cicatrice cheloide](https://www.cicatrici.net/wp-content/uploads/2021/07/cicatrice-cheloide-300x225.jpg)
cicatrice cheloide
Spesso nel linguaggio comune si confonde il termine cheloide con quello della cicatrice ipertrofica. Il cheloide è una cicatrice esuberante che copre una superficie maggiore della ferita che ha l’ha causata. Si forma in soggetti predisposti a seguito di traumi o lesioni cutanee anche minori. L’aspetto delle cicatrici cheloidee è sgradevole (lucide, rilevate e liscie). La presenza del cheloide non è in senso stretto una malattia ma dato che può crescere anche molto può interferire con il movimento normale delle eventuali articolazioni coinvolte.