Dopo quanto non si vedono più le cicatrici?

Le cicatrici residuate da un intervento di chirurgia estetica, da un trauma o da altro evento, comportano la lesione del derma profondo e la conseguente riparazione dello stesso con la formazione di un tessuto fibroso. Le caratteristiche dello stesso sono per alcuni aspetti diverse rispetto alla pelle e tali differenze non verranno mai annullate. Ad esempio il tessuto cicatriziale non ha annessi cutanei (peli, pori e ghiandole) e questi non si potranno formare mai.

Allora è importante comprendere che le cicatrici, anche dopo molto tempo, non possono essere “invisibili” ma potranno diventare meno evidenti. E’ sbagliato dire che “non si vedono più” perché anche quelle più sottili e sbiadite, saranno visibili se si osserva da vicino e attentamente.

Dal punto di vista pratico, la precedente precisazione non è molto utile perché in effetti, alcune cicatrici dopo un certo periodo di tempo, non sono più esteticamente rilevanti. In alcuni casi come ad esempio la blefaroplastica, la cicatrice è meno evidente già dopo alcune settimane. Per l’addominoplastica, la cicatrice è meno visibile dopo diversi mesi.

I fattori da tenere in considerazione per una minore visibilità del tessuto cicatriziali sono i seguenti:

Larghezza: Sono meno visibili le cicatrici che sono si sono formate sottili. A tale scopo è necessario che il chirurgo plastico che provvede alla sutura esegua un avvicinamento dei lembi per piani con l’unione delicata e

Spessore: Sono meno visibile le cicatrici che non sono rilevate. In alcuni casi le cicatrici si formano spesse (ipertrofiche o cheloidee) e la causa di tale formazione frequentemente è legata ad una predisposizione del paziente.

Colore: All’inizio la cicatrice è arrossata e nel tempo diventa perlacea. Se il paziente durante la guarigione espone la parte ai raggi solari, è possibile che si formi una ipercromia.

Trazione: Alcune cicatrici diventano maggiormente visibili per determinati movimenti che evidenziano il tessuto fibroso.